TRERAPIA DI GRUPPO
Come esseri umani siamo da sempre naturalmente immersi in diversi gruppi: la famiglia, il gruppo classe, le persone dello stesso ufficio o gruppo sportivo.
Il gruppo è di fatto una costante nella vita di tutti noi. A volte sentiamo questi gruppi come importanti risorse, mentre in alcuni casi ci mettono in difficoltà. Imparare a conoscere il proprio modo di stare nei gruppi con le altre persone e a riconoscere le dinamiche che in essi emergono, può essere un modo importante per viverli con maggiore serenità e per sentirli come fonte di ricarica e ricchezza.
Meditazione e training autogeno
Negli ultimi anni sono stati realizzati molti studi per valutare gli effetti psicologici e neurologici prodotti da una pratica costante della meditazione; si è osservato come gli esercizi sulla respirazione e un’attenzione consapevole a se stessi possono aiutare le persone che hanno disturbi d’ansia nella ricerca di uno stato di serenità e di benessere.
L’uso della meditazione all’interno del percorso di psicoterapia è molto utile in quanto permette di sviluppare la consapevolezza, di ridurre la tensione al controllo e di prendere le distanze dalla tendenza ad attaccarsi a pensieri, sensazioni ed emozioni, aiutando a lasciarli andare.
La psicoterapia della Gestalt infatti utilizza la consapevolezza come mezzo per avere una costante attenzione al vissuto, nel Qui ed Ora e per aiutare le persone a porre attenzione ai loro processi, al loro modo di essere nel mondo.
In quest’ottica la meditazione permette di iniziare a guardarsi con attenzione, mettendo in luce quelli che sono i comportamenti automatici e disfunzionali di cui siamo “prigionieri” inconsapevoli.
Nel percorso psicoterapeutico io lavoro anche proponendo esperienze di consapevolezza, ritengo che aiutino la persona a creare uno spazio interno di osservazione di sé, attraverso il quale impara ad essere presente nell’esperienza, momento dopo momento. La meditazione consente inoltre di sviluppare un’attenzione consapevole, permette di abbandonare gli automatismi del carattere e di riuscire finalmente ad “esserci” nella propria esistenza.
Come psicoterapeuta utilizzo molto gli esercizi sul respiro, le tecniche di rilassamento, le esperienze di consapevolezza corporea, le visualizzazioni guidate, la meditazione; osservo che i pazienti, pian piano, riescono ad ascoltarsi in modo più consapevole e imparano anche ad utilizzare alcuni esercizi che li possono aiutare a gestire i momenti di ansia e di tensione.
PSICOLOGIA ONCOLOGICA
Affrontare una malattia oncologica è un’esperienza che scuote profondamente l’individuo e chi gli sta accanto. Un sostegno psicologico specializzato, come quello di uno psiconcologo, può essere fondamentale per la gestione degli aspetti emotivi e comportamentali del paziente legati alla diagnosi di malattia.
La terapia psicologica in oncologia non si rivolge solo al paziente, ma coinvolge anche la famiglia e rappresenta un utile strumento per capire come affrontare psicologicamente un tumore. Le reazioni psicologiche a un tumore possono essere diverse e difficili da gestire, ed è qui che entra in campo la figura dello psiconcologo.
Da un lato c’è il paziente, che si trova a confrontarsi con un cambiamento radicale del proprio corpo e a confrontarsi con la sofferenza e, in alcuni casi, la morte. Dall’altro, c’è la rete familiare, anch’essa coinvolta in un evento traumatico che rompe gli equilibri precedenti e richiede il dispiego di numerose risorse per essere affrontato e gestito.
Il paziente oncologico potrà trovare nella psicoterapia un sostegno fondamentale per attraversare le diverse fasi della malattia e imparare a gestire gli aspetti pratici (come le terapie, spesso debilitanti o con effetti collaterali) e quelli emotivi. Gestione dello stress, comprensione e accettazione delle proprie paure ed emozioni, nonché una comunicazione chiara e aperta, sono elementi che cime professionista della salute mentale aiuto a sviluppare, in collaborazione con il paziente e/o chi se ne prende cura.
ARTETERAPIA
L’arteterapia può essere definita un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nelle relazione tra arteterapeuta e paziente.
È messa in evidenza la differenza fondamentale tra linguaggio visivo e verbale portando ad espressione emozioni e sentimenti attraverso l’immagine. In accordo con le parole di Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”.
L’arteterapia è basata sulla mediazione materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale. L’arteterapia è un percorso liberatorio e riabilitativo che utilizza il linguaggio visivo, che si fonda sulle capacità creative e sul processo evolutivo della persona. Mentre le parole implicano la concettualizzazione e la verbalizzazione del disagio e possono mentire, nascondere o dimenticare le immagini non mentono: sono immediate, autentiche, partono dal profondo ed è più facile tirarle fuori.
Nell’arteterapia l’arte non è un’emozione ma è una costruzione psichica, nell’opera d’arte il contenuto si incarna in forme; la forma trasmette messaggi formali dai contenuti essenzialmente emotivi, fino ad arrivare ai simboli: il paziente deve imparare a simbolizzare, a dare forma ai suoi pensieri e alle sue emozioni in quanto il simbolo è legato al ricordo. l’arteterapia è una disciplina che fa uso delle arti grafico-plastiche e vuole essere uno strumento per la ricostruzione dell’identità e dell’equilibrio della persona. Potenzia l’autostima, migliora l’immagine di sé e il rapporto con gli altri, promuove il benessere e sviluppa le potenzialità individuali. L’arte dà gioia e con la gioia cadono le difese, sparisce la paura, la creatività coincide con l’essere vivi; nel creare e nel dipingere nell’espressione corporea, si è liberi, ci si permette di vivere esperienze di trasgressione e di libertà.